Qualcun altro, invece, ha la pretesa di farsi chiamare "giornalista" solo perché ha imparato a scrivere.
È Vittorio Zucconi, pennivendolo di 'Repubblica'. Ad animarlo, un solo pensiero: denigrare Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. È sufficiente scorrere la bacheca del suo profilo su Twitter, per comprendere quanto il suo disturbo ossessivo-compulsivo stia degenerando.
Zucconi è il classico contro-tifoso. L’ultrà della squadra avversaria. E qual è la squadra avversaria? Un indizio: contro chi lotta il M5S? Contro una casta dirigente che ha fatto strazio del Paese, e si è circondata negli anni di scudi umani pronti ad immolarsi in sua difesa. Scudi umani come Zucconi, per i quali il fine giustifica sempre i mezzi.
Così persino la morte di un attore e comico inarrivabile come Robin Williams - che non può replicare - diventa un’occasione per dileggiare Beppe Grillo.
#staisereno, Zucconi... non ti chiedo di vergognarti. Solo chi conserva ancora un barlume di dignità può permettersi di provare un sentimento nobile come il pudore.
Vito Crimi
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