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venerdì 25 dicembre 2015

LA FAVOLA DI NATALE 2.0 ... a MESTRINO

di Manuela Provenzano
Allora io non ho capito nulla …?! 
A quanto pare siamo in molti ad aver capito poco, anzi nulla dai tempi di Ippocrate non si sentivano castronerie di cosi bassa fattezza (pardon tradotto “cavolate”).
Il 15 dicembre a modo loro e al solito “ignorante” la maggioranza comunale di Mestrino ha approvato la mozione sul gender.  Ignorante, alle orecchie di menti ottuse tuonerà come un’offesa personale, pertanto chiarisco che se c'è qualcuno che si deve offendere quello di certo non è né l'assessore Albanese ne’ altro membro della maggioranza mestrinese...bensì  mio padre, quel gran cretino che mi ha mantenuto agli studi universitari prima e ai corsi di perfezionamento poi.
Quel cretino che, assecondando una liceale goffa e maldestra, l'ha messa su un treno per raggiungere Padova Roma Firenze, città in cui si è formata la mia preparazione professionale.
Ho sentito un rigurgito profondo un “vaffa…” spontaneo nel leggere la mozione sui gender. …
Non ultimo ritrovarmi a discutere con gente che è a digiuno di psicologia dell'età evoluzione,  di neonatologia, neurofisiologia e antropologia. 
Così questa mattina ho preso un malox e come regalo di Natale ci provo io a dirvene due…

Due milioni di anni fa, questa notte, pare nascesse un bambino,  un po’ sfigato: non aveva un tetto sulla testa (come molti di noi oggi), due genitori che per censirsi affrontano un viaggio a piedi (un po’ come accade a quelli che hanno l'abbonamento della corriera e salgo alle 6.55 anziché alle 7.00 per andare a Padova e sono costretti a scendere. ...ma questa è un'altra storia!).
Figlio di un falegname e di una giovane donna ovvero di  artigiano (considerato ricco per i tempi) e una casalinga visionaria, vittima di un miracolo: una gravidanza senza penetrazione (oggi lui, Giuseppe, il padre, l'avrebbero preso in giro gli amici del bar).
Famiglia moderna per i tempi: aldilà della condanna a morte di Maria per  la gravidanza extraconiugale e che lui, il bimbo Gesù,  frequentasse in giovane età la feccia dell'umanità dei tempi... oggi minimo ospite negli studi di Barbara D'Urso !
Quel bel bambino nasceva come tutti i bimbi nei secoli a venire…. Con nove mesi di gestazione, durante i quali ciò che egli sarebbe stato, cresceva in embrione con lui. Se l'ambiente sociale fosse stato realmente determinante la sua vera natura sarebbe stata “deviata”!
Ci vorranno gli anni ‘70 (1970d.c) per dimostrare tutto questo: attraverso gli studi genetici, le applicazioni neuroscientifiche, gli esami ecografici e gli elettroencefalogrammi per dimostrare quanto le osservazioni psicopedagogiche Montessoriane prima e Piagetine poi andavano affermando: I bambini sono per loro natura degli esseri predisposti all'apprendimento (già alla 26' settimana di vita in grado di sognare/immaginare: funzione superiore alla base di quel processo chiamato apprendimento per cui una informazione nuova per essere elaborata correttamente deve essere assimilata attraverso altra funzione superiore).
Non sono legati "alla mamma" ma intergiscono attraverso di essa con il mondo esterno in maniera indipendente: in questo siamo animali sociali già in pancia!
Il bambino alla nascita è predisposto ad assimilare tutto ciò che il suo ambiente è in grado di offrire e, attraverso l'adattamento costante ad esso, potrà garantirsi la sopravvivenza.
Nei primi tre anni di vita apprendera' circa il 90% di tutto il suo bagaglio informativo , ciò vuol dire che il restante 10% sarà solo una maggiore accuratezza e dettaglio delle informazioni.  
È dotato di un hardware le cui potenzialità sono infinite tanto che in caso di "mal funzionamento si attiveranno altri percorsi possibili" ma solo alcuni software verranno attivati e aggiornati...pochi molti pochi. 
Ciò che è nella sua natura o indole difficilmente si distacchera' da ciò per cui il sistema è stato predisposto: l'ambiente esterno può risultare più o meno agevolante in questo e più o meno ostacolante!
Mi spiace deludervi ma sono nata rompiballe non lo sono diventata..negli anni ho solo scelto come e quando esserlo!!!!
Tornando alle ipotesi gender mi urge ricordare che si sono sviluppate nell'ambito della ricerca per combattere la violenza domestica e prevenire forme di discriminazione. 
Perché?  
Il principio è che (udite udite) l'uomo è per sua natura un animale sociale dedicato alla cura e alla protezione dei suoi cuccioli (maternage) e come diceva la Montessori ai primi del '900 :"il bambino nasce umile e con spirito affratelante"!
Uomo per sua natura è buono! (Sotto natale ci sta!?)
Ma ...ricordate i software? ..ricordate gli aggiornamenti? ... beh capita che qualcuno non li faccia e rimanga chiuso "nelle versioni precedenti" poco adatte ai tempi moderni. 
Si chiama metacognizione quel "play Store" che ci ricorda di cambiare versione di una app al cellulare quando è pronta una nuova versione della stessa. 
È la capacità intellettiva per eccellenza secondo me (cretina figlia di un cretino) attraverso cui il nostro cervello monitora i nostri processi di apprendimento e di volta in volta ci suggerisce come migliorare ..idem nei processi decisionali,  valutativi. ...

Siamo nati tutti in una grotta e dentro di noi era già scritto il viaggio, ciò che saremmo stati. ... una moltitudine di "varietà meravigliosa "(cit. Corano) in grado di vivere rispettandoci.
La scuola ha realizzato in sé ciò che è la nostra naturale propensione.
Quanti bambini e quante storie di vita sono servite alla dottoressa Maria Montessori  per dire quella che oggi appare la più ovvia delle verità: che i bambini nascono con  della capacità e delle potenzialità che solo educatori non invasivi possono ampliare e realizzare.  Educare alla libertà,   è  in primi un modus operandi dell'educatore/insegnante/docente indipendentemente dal grado di scuola. Gli allora teorici del mondo infantile compreso che il fallimento del progetto educativo non dipendeva solo ed esclusivamente dalle capacità dell'alunno e dalle possibilità economiche-culturali della famiglia di origine dati i successi della Montessori con bambini di classi sociali disagiate e con handicap : l'insegnante era ,ed è tutt'oggi, l'ago della bilancia.
Più il ruolo dell'insegnante è defilato più il bambino mette in atto le proprie risorse accrescendo le proprie capacità e affinando le proprie competenze. 
Era il 1906 cambia “ il mondo ,visto (adesso) gli occhi di un bambino! è un grande circo in un giorno pieno di sereno.” (cit. E. Ramazzotti)..ed è cosi che lui vede noi adulti.
La scuola è stata capace di cambiare e rinnovarsi ascoltando in Italia la voce di una donna medico nel'900 che ha  dato opportunità alle generazioni future tutte! !!
La scuola rimane teatro di polemiche e tentativi di sabotaggio tanto è importante il suo ruolo: educare alla libertà! 

Era di quel bimbo biondo 2000 anni fa e lo sarà sempre. ...

E a te assessore #albanese alla cultura lascio il mio personale biasimo: come collega e docente (a quale università cepu o kiko makeup ti sei istruita?) ...tutte le conquiste democratiche e civili buttate nel cesso per tener fermo il culo su una poltrona, perché così funziona in politica: indottrinati saranno quelli come lei che se domani mattina Salvini vi dicesse di buttarvi nel Brenta lo fareste  per dare prova di fedeltà! (salvini che ha tanto studiato quanto lavorato).  
Non ti affiderei l'educazione e l'insegnamento per tale prova di inadeguatezza... una che definisce "indotrinamento"cio' che la scuola offre agli alunni e da cui bisogna difendersi: difenderci da cosa? dall'ignoranza!  
inadeguata al ruolo se ogni mattina siedi in cattedra e indottrini...dimettiti!
Ps.: grazie papà che quel giorno hai deciso che non sarei stata trattata in maniera diversa...
grazie per le volte che hai creduto in me senza alcuna garanzia ..grazie per essermi rimasto accanto nonostante le mie scelte impopolari.
Grazie perché dovrei essere un vegetale da quel 3 agosto di tanti anni fa. ... ed invece sono qui a credere che niente è impossibile e che se ci siamo tutti e così diversi a sto mondo è perché si può...
Buon Natale

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