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venerdì 31 gennaio 2014

Imposimato: “Imu-bankitalia: legge incostituzionale”

La legge di conversione del decreto legge IMU Bankitalia appare incostituzionale. Anzitutto vi è stata violazione del diritto della opposizione del M5S di svolgere le proprie ragioni opponendosi al provvedimento, secondo le regole della Costituzione e il regolamento della Camera. La cd tagliola è incostituzionale, perchè elimina il diritto della opposizione di motivare il suo voto contrario. La opposizione è parte essenziale della democrazia , i cui diritti vanno rispettati.
Diversamente siamo in una situazione di regime cioè di dittatura della maggioranza. E stupisce che alcuni dei guardiani della Costituzione tacciano su questo aspetto gravissimo del vero e proprio colpo di mano del Presidente della Camera Laura Boldrini che ha impedito al M5S di motivare la sua opposizione sacrosanta di fronte a dl illegittimo, per difetto, almeno in parte, del requisito di necessità e urgenza . Ma illegittimo anche in relazione al diritto dovere di spiegare le ragioni del no rispetto ad un decreto che prevede una spesa enorme e affronta temi gravi e complessi, di cui il popolo ignora il contenuto reale.
La Presidente della Camera sa che la democrazia non dà tutto il potere a nessuno, ma lo distribuisce variamente a maggioranza e minoranza , che trapassano l’una nell’altra proprio perchè, come insegna Aristotele, l’alternanza è l’essenza della democrazia e prova della libertà. “Nel contesto costituzionale , tirannide della maggioranza è violare, legiferando e governando, i diritti della minoranza”, insegna Giovanni Sartori. Per cui la legge di conversione approvata il 29 gennaio è incostituzionale . Inoltre la parte del decreto legge IMUBankitalia che riguarda la cd ricapitalizzazione di Bankitalia per 7.5 miliardi di euro si tradurrà nel finanziamento illecito , attraverso Bankitalia , di istituti di credito in crisi, cioè in una donazione di enormi somme di denaro alle banche azioniste che controllano Bankitalia.
Che sono Intesa San Paolo (42%), Unicredit (22,11%), MPS (4,60%), INPS (5.00 %), Carige ( 4,03%) e altre banche . Questa parte del dl , che riguarda Bankitalia, sembra del tutto estranea al DL sull’ IMU, che è imposta sulla prima casa, per la quale poteva essere giustificata la situazione straordinaria di necessità e urgenza ex art 77 sec comma della Costituz. Situazione che non si giustifica con la “ricapitalizzazione”, di Bankitalia. La verità è che l’Italia con 1,7 trilioni di euro di debito versa in uno stato di disperazione. E se fino ad oggi la BCE ha comprato titoli italiani alleggerendo la pressione sul debito, per l’avvenire la BCE non potrà più continuare a comperare i titoli . Nel 2014 le banche italiane dovranno ridurre l’acquisto del debito italiano, ma i nodi sono venuti al pettine.
I soldi le banche li hanno ottenuti attraverso il decreto IMUBANKITALIA a spese dei cittadinisu cui graverà il costo finale di questa operazione. Si tratta di un decreto truffa che vuole cose diverse da quelle che dice: apparentemente ricapitalizzare Bankitalia, che dovrebbe essere patrimonio degli italiani, invece vuole finanziare le banche in crisi , ex banche pubbliche divenute private, che controllano Bankitalia , di cui sono proprietarie. Questo è il problema. Che fare? La prima cosa è che il Presidente della Repubblica ai sensi dell’art 74 della Costituzione , prima di promulgare la legge di conversione , chieda con messaggio motivato alle Camere, una nuova deliberazione ( art 74 Costituzione), e come ha già rilevato in relazione al decreto milleproroghe, chieda lo stralcio dei due provvedimenti . Ma questo è il primo passo da compiere, a mio modesto avviso. Poi in sede di applicazione del decreto IMU, si potrà eccepire davanti al giudice la incostituzionalità della legge di conversione. Purtroppo i cittadini non possono adire direttamente la Corte Costituzionale”. Così Ferdinando Imposimato in una nota.

FERNANDO IMPOSIMATO È presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.

Le damigelle di corte

Perdonate, ma qualcuno veramente pensava che questi signori che sono riusciti a distruggere il più bel paese del modo avrebbero fatto le damigelle di corte e si sarebbero accomodate alla porta per ordine di Grillo? Come nel piccolo, a Mestrino, il primo passo è cercare di deriderti insinuando che sei inutile, poi ti zittiscono con la macchina del fango togliendoti inoltre ogni diritto di parola, poi ti combattono. 
Ed era ora!
H5S

Povera Italia... e poveri italiani

di Paola Taverna:
Povera Italia... e poveri italiani.
Ripenso a questi giorni con una profonda tristezza. Guardo nauseata le trasmissioni che ci scaricano quintali di menzogne addosso. Mi chiedo quanto grande e capillare é la rete di corruzione e connivenza che strangola ogni forma di cambiamento e di libertà. Si signori perché si è alzata l'asticella dell'attenzione e mentre continuiamo come gli stolti a guardare il dito se aspettiamo ancora non avremo di cui preoccuparci perché si saranno fottuti pure la luna. E così mentre minimizzano i reati di attentato alla costituzione commessi dal Presidente della Repubblica e ci tacciano di violenza e turpiloqui, il paese va verso il declino più assoluto... Ma non paghi di averci rubato il lavoro, la sanità, l'istruzione, la pensione e per molti l'azienda e la casa ... in questi giorni ci stanno portando via costituzione, democrazia e libertà. 
Ed io ho paura... Paura perché chi ci dovrebbe tutelare nella nostra attività parlamentare espressione di 9 milioni di cittadini che gli piaccia o meno, è parte integrante del sistema. Un Presidente complice del lodo Alfano (incostituzionale) del legittimo impedimento (incostituzionale) che sottoscrive ogni decreto legge contravvenendo alle sue stesse raccomandazioni e privando il parlamento della sua naturale funzione; una presidente della camera che mente in televisione dicendo di aver concesso un furto di 7.5 miliardi per non far pagare l'imu alle famiglie, sapendo, perché lei lo sa, che le bastava dividere i due provvedimenti, accostati in maniera INCOSTITUZIONALE, e permetterci di approvare l'uno ma non l'altro; un condannato in via definitiva ed un condannato in primo grado che decidono la ns legge elettorale; donne che si offendono (giustamente) per una parola, ma rimangono in silenzio (vergognosamente) per le mani alzate su una loro collega. 
Regolamenti stralciati. 
Un sistema che si ribella alla sua fine... e stavolta lo fa in maniera violenta, chiudendo la bocca a chi lo contesta. 
Ed allora ecco fiumi di inchiostro e di parole per gridare contro il movimento. 
Svegliati Italia e chiediti come mai i tuoi figli, quelli che hai fatto studiare, quelli che hai educato ed amato ora privati della democrazia si vedono costretti a salire sui banchi del governo. 
Svegliati Italia e chiediti perché i tuoi figli gridano vergogna a chi continua a rubare davanti ai loro occhi. 
Svegliati Italia, non rimanere incastrata nel timore di perdere qualcosa perché non hai più nulla da perdere... si sono presi tutto. Ma non permettergli di prendersi la tua patria, le tue lotte, le lotte dei tuoi padri. Non permettergli di prendersi la tua dignità, i tuoi sacrifici, il tuo dolore. 
Svegliati Italia svegliati, prima che il tuo sonno diventi eterno.

RESISTENZA

Grillo ha "osato" appropriarsi di un immagine forte, come al solito. La resistenza.

Non vedo l'ora di sentire quelli della sinistra rivendicarne il diritto dopo quello che hanno fatto ieri in aula. Regalare alle banche 7.5 miliardi di euro cantando "Bella ciao" mentre i pentastellati si opponevano con tutte le forze alla ghigliottina fascista della sinistra. 

Quella sinistra che inganna l'elettorato anche in zone come la mia (Cuneo) che è stato fulcro della resistenza e dove il PD spesso organizza commemorazioni ai partigiani mentre nei salotti si spartiscono il bottino. 

Troppa gente sceglie la sinistra perchè crede che sia quella dei partigiani, di Berlinguer, non avendo capito che questa gente nulla ha a che fare con quei grandi combattenti che ancora rimpiangete... e che senza armi, se non quelle democratiche, in un qualche modo da 10 mesi sono tornati ed entrati in parlamento con lo stesso obiettivo di un tempo : liberarci dalla tirannia degli oppressori.

Dissociare questa sinistra dall'immagine partigiana che ieri in aula hanno per l'ultima volta stuprato, non è un modo del M5S per appropriarsene ma per toglierla a loro che non sono degni di cantare "Bella Ciao"

Felice Marra


L'opposizione secondo i collusi

Siamo alla battaglia finale, il regime sente la fine vicina e tenta con i sistemi tipici della dittatura di mantenere lo status, di sopravvivere.
Le caratteristiche totalitarie sono semplicemente individuabili, sono state studiate nei secoli, si ripropongono pari pari. All'interno del regime ad esempio ci sono i falsi oppositori, quelli che interpretano a mo di giullari una fantomatica voce dissenziente. Ad esempio ...
SEL:  " ...  e se adesso faccio qualcosa che gli da fastidio (al PD) poi mi diranno ancora di si, mi accetteranno ancora nella "coalizione" tra un po' quando si andrà a votare? Avrò ancora la possibilità di intascare qualche milione di € come finanziamento pubblico ai partiti, potrò ancora occupare poltrone importanti in parlamento e nelle commissioni? ... mmm ... meglio fare bum bum ogni tanto e poi .... "
LEGA: " ...  e se adesso faccio qualcosa che gli da fastidio (a B.) poi mi diranno ancora di si, mi accetteranno ancora nella "coalizione" tra un po' quando si andrà a votare? Avrò ancora la possibilità di intascare qualche milione di € come finanziamento pubblico ai partiti, potrò ancora occupare poltrone importanti in parlamento e nelle commissioni? ... mmm ... meglio fare bum bum ogni tanto e poi .... 
IL CENTRO:  "e se adesso facciamo qualcosa che gli da fastidio (a tutti) poi ci diranno ancora di si, ci accetteranno ancora nella "coalizione" tra un po' quando si andrà a votare? (perchè da soli certo non ci andiamo più). Avremo ancora la possibilità di intascare qualche milione di € come finanziamento pubblico ai partiti, potremo ancora occupare poltrone importanti in parlamento e nelle commissioni? ... mmm ... meglio fare bum bum ogni tanto e poi .... 

Il M5S è un movimento rivoluzionario, ha scelto la battaglia pacifica all'interno delle istituzioni, ha l'obiettivo dichiarato più volte, anzi sempre, in campagna elettorale di MANDARLI TUTTI A CASA.
Sta mantenendo, a differenza di tutti gli altri, la parola data!
Lotteremo sino alla fine, siamo la nuova resistenza consapevoli che chi in questo momento governa il paese e presiede le istituzioni intende massacrarci.
L'immagine qui sotto è stata idolatrata dai giullari sopra descritti, ma se si riproponesse qui in Italia (e ci siamo vicini) secondo voi  dove sarebbe l'attivista pentastellato e dove invece la presidentessa Boldrini?
Io non ho dubbi!



giovedì 30 gennaio 2014

IL CONSENSO AUMENTA:VINCIAMO NOI

Sembrava utopia, ma l'obiettivo del 51% può essere raggiunto.


LA NUOVA RESISTENZA


"Per vedere dove andrà a finire questo Paese guardo il mare, guardo un po’ l'orizzonte. Vedo delle cose che non so neanche come interpretare. Siamo nella metafisica. C'è una legge elettorale fatta da un pregiudicato insieme a una specie di cartone animato e Verdini. Come si fa a pensare di fare una legge elettorale fatta da Verdini e da Berlusconi? Verdini ha incriminazioni e processi in corso. Non so se sarà condannato o meno, ma non si affida una roba così a uno che ha questi processi, che è un massone. Essere massoni non è reato, però se vogliono governare con la massoneria formino un nuovo partito, il Partito dei massoni, si fanno eleggere, prendono i voti e vanno dentro. 
Ho visto l'incompetenza della Boldrini, non riesce a gestire l'Aula. Ho visto quelli che cantavano “O Bella Ciao mentre davano sette miliardi e mezzo alle banche. Se avessi fatto la Resistenza non so come la prenderei: sentire questo inno lì dentro, in quel momento lì! Fanno i giochini da bambini scemi. Cambiano le parole. Fanno i pacchettini di democrazia, come il pacchetto con dentro l'Imu insieme alla Banca di Italia, o voti tutti e due o sennò sei un rivoluzionario. Noi abbiamo chiesto di separare le cose e non possiamo che essere d’accordo con la abolizione Imu, ma non potevamo permettere che fosse svenduta la Banca d'Italia sotto i nostri occhi. Si sono già svenduti le Poste, si svendono l’Eni, l’Acqua, il gas, la luce... Svendono la nostra vita!
La violenza è brutta, e io dico che ha fatto malissimo la nostra Loredana Lupo a scagliarsi con il viso contro il dorso della mano del questore Dambruoso. Avrà avuto dei danni alla mano, mi dispiace, poverino! Ci dica che danni ha avuto che lo risarciremo nella mano. La stampa gli dice bravo, "hai fatto bene".
E Napolitano cosa dovrebbe fare? Monitare? Oggi abbiamo chiesto ufficialmente l’impeachment perché un uomo così non può continuare a essere il Presidente degli italiani, perché lui fa il Presidente del consiglio, non il Presidente della Repubblica. Deve dimettersi, come consigliò di fare a Cossiga
Noi rispettiamo quello che abbiamo detto: devono andare a casa tutti, a iniziare da lui, che studiava all’università in tempo di guerra. Uno che diceva che il fascismo bisognerebbe esportarlo in Unione Sovietica! È un uomo che dovrebbe essere a casa e invece sta spalleggiando questa legge elettorale incostituzionale. Non è possibile che sia senza il voto di preferenza, con un premio di maggioranza abnorme, con il doppio voto che chi vince va al ballottaggio e prende tutto. E' una legge fatta per tagliare fuori il MoVimento 5 Stelle, l’ha detto anche il Ministro Mauro, se l’è fatto scappare a Porta a Porta, poi se n'è accorto, si è fermato, tutti gli altri hanno cambiato subito argomento. Una legge elettorale così non l’ha fatta neanche Acerbo al tempo del fascismo, che c’era un premio di maggioranza inferiore a questo. 
Noi affronteremo tutto, andiamo avanti e continuiamo a andare avanti. La democrazia non c’è più, sostituite la parola democrazia con governabilità. La dittatura della governabilità. E' un momento strano, noi ci siamo in mezzo, noi siamo gli acceleratori di un processo che ormai è stato attivato. Io voglio un orizzonte per l’Italia e lo troveremo andando in Europa e cambiando gli accordi. Li cambieremo là, rivedremo tutta la posizione dell’Italia là. 
Per adesso ci stiamo svendendo tutto, attraverso questa classe politica e economica che va sostituita e spazzata via. 
Io vengo domani lì, a Roma, ad abbracciarvi, perché siete dei guerrieri meravigliosi." 
Beppe Grillo

CLAMOROSA AMMISSIONE

Boia non si può dire perchè ai benpensanti può scappare la pipì ... però ... a guardare questo video e a sentire le parole di un ministro ... 
se non visualizzi clicca qui per vedere il video



PROSSIMO PASSO: CAMPI DI LAVORO??

Dove??
In Italia dove?
A Trieste ... si potrebbe recuperare un certo spazietto,
sul Monte Rosa ci sono dei ghiacciai ... magari con un po' di fantasia sembra la Siberia,
nelle zone industriali abbandonate causa crisi ... vuoi che non ci sia una serie di capannoni liberi, vuoti e con dei tubi sul soffitto?

Imu-Bankitalia: la vergogna della tagliola-Boldrini e una democrazia in agonia

di Andrea Scanzi
E’ davvero un bel momento per la democrazia italiana. Un’agonia conquistata a fatica. Svetta, per distacco, la Preside Boldrini. Da ieri non è solo la donna con una voce che andrebbe vietata – come minimo – dall’Onu.
È anche la presidente che ha usato per prima la ghigliottina vile e orrenda contro le opposizioni. Vent’anni di berlusconismo ci hanno così disabituato all’opposizione che, se qualcuno la esercita, “giustamente” viene ritenuto anomalo. E dunque va zittito. 
Complimenti: del comunismo, evidentemente, la gentil signora pare aver imparato unicamente il veterofemminismo caricaturale e l’intolleranza zdanovista per il dissenso. Proprio come Re Giorgio, infaticabile comunista migliorista di destra. Lei e i tre o quattro vendoliani rimasti, oltre ad alcuni noti resistenti piddini, hanno festeggiato cantando Bella ciao (poveri partigiani, vilipesi ormai pure da chi dice di ispirarsi a loro. Se Fenoglio avesse saputo che un giorno le sue mirabili gesta sarebbero state fraintese da uno Speranza qualsiasi, avrebbe scritto al massimo Lo sfigato Johnny). In un certo senso i reduci (di se stessi) di Sel non hanno sbagliato a festeggiare: hanno appena celebrato la fine definitiva del loro partito, regalando peraltro ulteriori voti a chi vorrebbero cancellare dalla scena politica (la loro miopia è pari alla loro arroganza). Sel era già morta con quelle risate al telefono di Vendola, e tutto sommato non c’era neanche bisogno del Troiaium con la soglia di sbarramento all’8% per affossarli (Sel, al momento, se va bene supera il 2).
La Preside Boldrini ci ha comunque tenuto a disintegrare quel poco che restava di un partito che pure vanterebbe non poche eccellenze al suo interno (Fava, Airaudo). Si può dire? Con quella vocetta da robot Super Vicky para-leninista, la Preside(nte) Boldrini è una delle più grandi delusioni nella storia recente della politica italiana: supponente, sussiegosa coi potenti, per nulla imparziale e drammaticamente respingente. Lei e le quasi-femministe che hanno letto Erica Jong senza capirci una mazza, si rasserenino: non sono criticate in quanto donne, ma in quanto politiche disastrose. Oppure – si parva licet – dovremo dire d’ora in poi che anche le Santanché, le Biancofiore e le Madia sono attaccate “poiché donne” (e c’è chi lo ha scritto, tipo Gramellini).
Che dire? Grazie a chi si impegna così alacremente per regalarci questo eterno crepuscolo morale. Ieri è stata una giornata tremenda, non come quella che portò alla uccisione politica di Rodotà e alla rielezione del monarca Re Giorgio, ma siamo lì. Complimenti dunque a chi ci regala tali emozioni: alla preside Super Vicky Boldrini, al simpatico questore D’Ambruoso che ha schiaffeggiato la deputata 5 Stelle Lupo (che fai Boldrini, lo cacci? Oppure l’espulsione con nota annessa per i genitori è solo per i discoli che salgono in cima ai tetti per difendere la Costituzione?). Complimenti al Pd, che quando c’è da mostrare i muscoli (che non ha) a caso è sempre in prima fila. E complimenti a quei meravigliosi renziani che, con il loro coraggio da Don Abbondio arrivisti, da una parte resuscitano il Caimano con una legge elettorale vergognosa e dall’altra regalano soldi pubblici alle banche private. Fenomeni mica da ridere.

Impeachment a Napolitano

Questa mattina, 30 gennaio 2014, il MoVimento 5 Stelle ha presentato la:
DENUNCIA PER LA MESSA IN STATO D'ACCUSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CONCERNENTE IL REATO DI ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
VERSIONE ORIGINALE IN PDF
Il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, nell'esercizio delle sue funzioni, ha violato - sotto il profilo oggettivo e soggettivo, e con modalità formali ed informali - i valori, i principi e le supreme norme della Costituzione repubblicana. Il compimento e l'omissione di atti e di fatti idonei ad impedire e a turbare l'attività degli organi costituzionali, imputabili ed ascrivibili all'operato del Presidente della Repubblica in carica, ha determinato una modifica sostanziale della forma di stato e di governo della Repubblica italiana, delineata nella Carta costituzionale vigente. Si rilevano segnatamente, a seguire, i principali atti e fatti volti a configurare il reato di attentato alla Costituzione, di cui all'articolo 90 Cost.

1. Espropriazione della funzione legislativa del Parlamento e abuso della decretazione d'urgenza 
La nostra Carta costituzionale disegna una forma di governo parlamentare che si sostanzia in un saldo rapporto tra Camere rappresentative e Governo. La prevaricazione governativa assoluta, caratterizzata da decretazione d'urgenza, fiducie parlamentari e maxiememendamenti configura, piuttosto, un ordinamento altro e diverso che non conosce più il principio supremo della separazione dei poteri. Il predominio legislativo da parte del Governo, attraverso decreti legge, promulgati dal Presidente della Repubblica, viola palesemente sia gli articoli 70 e 77 della Costituzione, sia le norme di primaria rilevanza ordinamentale (quale la Legge n. 400 del 1988), sia numerose sentenze della Corte costituzionale (tra tutte: sentenza n. 29 del 1995, n. 22 del 2012 e n. 220 del 2013). Ma al di là del pur impressionante aspetto quantitativo che, comunque, sotto il profilo del rapporto costituzionale tra Parlamento e Governo assume fortissima rilevanza, è necessario rimarcare, parallelamente, una preoccupante espansione della loro portata, insita nei contenuti normativi e, soprattutto, nella loro eterogeneità. 
Aspetto ulteriormente grave è la reiterazione, attraverso decreto- legge, di norme contenute in altro decreto-legge, non convertito in legge. La promulgazione, da parte del Presidente della Repubblica, di simili provvedimenti è risultata in palese contrasto con la nota sentenza della Corte costituzionale n. 360 del 1996, che ha rilevato come «il decreto- legge reiterato - per il fatto di riprodurre (nel suo complesso o in singole disposizioni), il contenuto di un decreto-legge non convertito, senza introdurre variazioni sostanziali - lede la previsione costituzionale sotto più profili». 
La forma di governo parlamentare, alla luce dell'attività normativa del Governo, pienamente avallata dalla connessa promulgazione da parte del Presidente della Repubblica, si è sostanzialmente trasformata in «presidenziale» o «direttoriale», in cui il ruolo costituzionale del Parlamento è annientato in nome dell'attività normativa derivante dal combinato Governo-Presidenza della Repubblica.

2. Riforma della Costituzione e del sistema elettorale
Il Presidente della Repubblica ha formalmente e informalmente incalzato e sollecitato il Parlamento all'approvazione di un disegno di legge costituzionale volto a configurare una procedura straordinaria e derogatoria del Testo fondamentale, sia sotto il profilo procedimentale che sotto quello degli organi deputati a modificare la Costituzione repubblicana. 
In particolare, il disegno di legge costituzionale governativo presentato alle Camere il 10 giugno 2013, sulla base dell'autorizzazione da parte del Capo dello Stato, istituiva una procedura di revisione costituzionale in esplicita antitesi sia rispetto all'art. 138 Cost., sia rispetto all'art. 72, quarto comma, della Costituzione che dispone: «La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale». 
Il Capo dello Stato ha, dunque, promosso l'approvazione di una legge costituzionale derogatoria, tra le altre, della norma di chiusura della Costituzione - ovvero l'art. 138 Cost. - minando uno dei principi cardine del nostro ordinamento costituzionale: la sua rigidità. Egli ha tentato di trasformare la nostra Carta in una Costituzione di tipo flessibile. Flessibilità che, transitivamente, si sarebbe potuta ritenere espandibile, direttamente ed indirettamente, alla Prima Parte della Costituzione repubblicana, in cui sono sanciti i principi fondamentali della convivenza civile del nostro ordinamento democratico. 
Il Presidente della Repubblica ha, inoltre, in data 24 ottobre 2013, nel corso dell'esame parlamentare riferito alla riforma della legge elettorale, impropriamente convocato alcuni soggetti, umiliando istituzionalmente il luogo naturalmente deputato alla formazione delle leggi. Si tratta, segnatamente, del Ministro per le Riforme Costituzionali, del Ministro per i Rapporti con il Parlamento e Coordinamento delle Attività di Governo, dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari "Partito Democratico", "Popolo della Libertà" e "Scelta Civica per l'Italia" del Senato della Repubblica, e del Presidente della Commissione Permanente Affari Costituzionali del Senato.

3. Mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale
Il Presidente della Repubblica, recita l’articolo 74 della Costituzione, prima di promulgare un progetto approvato dalle due Camere, può rinviarlo al mittente, chiedendo una nuova deliberazione. Il rinvio presidenziale costituisce una funzione di controllo preventivo, posto a garanzia della complessiva coerenza del sistema costituzionale. 
Spiccano, con evidenza, alcuni mancati e doverosi interventi di rinvio presidenziale, connessi a norme viziate da incostituzionalità manifesta. 
Possono, in particolare, evidenziarsi sia con riferimento alla legge n. 124 del 2008 (c.d. «Lodo Alfano»), sia con riguardo alla legge n. 51 del 2010 (c.d. «Legittimo impedimento»). Nel primo caso, le violazioni di carattere costituzionale commesse ad opera della Presidenza della Repubblica sono risultate duplici, stante sia l'autorizzazione alla presentazione alle Camere del disegno di legge governativo, sia la sua relativa promulgazione; norma, questa, dichiarata integralmente incostituzionale dalla Consulta con sentenza n. 262 del 2009. Nel secondo caso, la legge promulgata è stata dichiarata parzialmente illegittima dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 23 del 2011 ed integralmente abrogata con referendum popolare del giugno 2011.

4. Seconda elezione del Presidente della Repubblica
Ai sensi dell'articolo 85, primo comma, della Costituzione «Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni». É, dunque, evidente che il testo costituzionale non contempla la possibilità dello svolgimento del doppio mandato da parte del Capo dello Stato. 
A tal riguardo, il Presidente Ciampi ebbe a dichiarare che: «Il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato». 
In definitiva, anche in occasione della sua rielezione, il Presidente della Repubblica - accettando il nuovo e doppio incarico - ha violato la forma e la sostanza del testo costituzionale, connesso ai suoi principi fondamentali.

5. Improprio esercizio del potere di grazia
L'articolo 87 della Costituzione assegna al Presidente della Repubblica la possibilità di concedere la grazia e di commutare le pene. La Corte costituzionale ha sancito, a tal riguardo, con sentenza n. 200 del 2006, che tale istituto trova supporto costituzionale esclusivamente al fine di «mitigare o elidere il trattamento sanzionatorio per eccezionali ragioni umanitarie». 
Viceversa, in data 21 dicembre 2012, il Capo dello Stato ha firmato il decreto con cui è stata concessa al direttore del quotidiano "Il Giornale", dott. Sallusti, la commutazione della pena detentiva ancora da espiare nella corrispondente pena pecuniaria. A sostegno di tale provvedimento presidenziale, il Quirinale ha «valutato che la volontà politica bipartisan espressa in disegni di legge e sostenuta dal governo, non si è ancora tradotta in norme legislative». 
Analogamente, il Presidente della Repubblica, in data 5 aprile 2013 ha concesso la grazia al colonnello Joseph L. Romano, in relazione alla condanna alla pena della reclusione e alle pene accessorie inflitta con sentenza della Corte d'Appello di Milano del 15 dicembre 2010. La Presidenza della Repubblica ha reso noto che, nel caso concreto, «l'esercizio del potere di clemenza ha così ovviato a una situazione di evidente delicatezza sotto il profilo delle relazioni bilaterali con un Paese amico». 
Con nota del 13 agosto 2013, inoltre, il Presidente della Repubblica ha impropriamente indicato le modalità dell'esercizio del potere di grazia, con riferimento alla condanna definitiva del dottor Berlusconi, a seguito di sentenza penale irrevocabile relativa a gravissimi reati. 
Dunque, anche con riguardo agli istituti di clemenza, il potere nelle mani del Capo dello Stato ha subito una palese distorsione, ai fini risolutivi di controversie relative alla politica estera ed interna del Paese.

6. Rapporto con la magistratura: Processo Stato - mafia
Anche nell'ambito dei rapporti con l'ordine giudiziario i comportamenti commissivi del Presidente della Repubblica si sono contraddistinti per manifeste violazioni di principi fondamentali della nostra Carta costituzionale, con riferimento all'autonomia e all'indipendenza della magistratura da ogni altro potere statuale. La Presidenza della Repubblica, attraverso il suo Segretario generale, in data 4 aprile 2012, ha inviato al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione una lettera nella quale si chiedevano chiarimenti sulla configurabilità penale della condotta di taluni esponenti politici coinvolti nell’indagine concernente la trattativa Stato-mafia e, addirittura, segnalando l’opportunità di raggiungere una visione giuridicamente univoca tra le procure di Palermo, Firenze e Caltanissetta. Inoltre, il Presidente della Repubblica ha sollevato Conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale nei confronti della Procura della Repubblica di Palermo, in merito ad alcune intercettazioni telefoniche indirette riguardanti lo stesso Capo dello Stato. Tale iniziativa presidenziale, fortemente stigmatizzata anche da un presidente emerito della Corte costituzionale, ha mostrato un grave atteggiamento intimidatorio nei confronti della magistratura, oltretutto nell'ambito di un delicatissimo procedimento penale concernente la presunta trattativa tra le istituzioni statali e la criminalità organizzata. Sempre con riferimento al suddetto procedimento penale, il Presidente della Repubblica ha inviato al Presidente della Corte di Assise di Palermo una missiva, al fine di sottrarsi alla prova testimoniale. In particolare egli ha auspicato che la Corte potesse valutare «nel corso del dibattimento a norma dell'art. 495, comma 4, c.p.p. il reale contributo che le mie dichiarazioni, sulle circostanze in relazione alle quali è stata ammessa la testimonianza, potrebbero effettivamente arrecare all'accertamento processuale in corso».

Il Presidente della Repubblica in carica non sta svolgendo, dunque, il suo mandato, in armonia con i compiti e le funzioni assegnatigli dalla Costituzione e rinvenibili nei suoi supremi principi. Gli atti e i fatti summenzionati svelano la commissione di comportamenti sanzionabili, di natura dolosa, attraverso cui il Capo dello Stato ha non solo abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri ma, nei fatti, ha radicalmente alterato il sistema costituzionale repubblicano. 
Pertanto, ai sensi della Legge 5 giugno 1989, n. 219, è quanto mai opportuna la presente denuncia, volta alla messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per il reato di attentato alla Costituzione.

MoVimento 5 Stelle, Camera e Senato


NO alla dittatura ... LIBERIAMOCI !

Ivan Scalfarotto, che in teoria qualcosa sulle discriminazioni e diritti civili ne dovrebbe sapere, ha detto che se Loredana Lupo stava al suo posto non si prendeva lo schiaffo. In pratica : " donne non portate le mini gonne altrimenti" .....
Laura Boldrini ieri è passata alla storia come l'unica presidente della Camera che ha applicato una norma fascista e antidemocratica. Lei, esponente di SEL, ha applicato questa norma non per difendere una legge sui diritti dei lavoratori, su eventuali principi di libertà (pur nella miseria avrei comunque capito) ... 
NO
l'ha applicata per difendere le banche, le lobbies!
Mentre i benpensanti culturalmente elevati si masturbavano ieri sul significato letterale del termine "boia", mentre una esponente renzina denunciava alla magistratura il pentastellato Sorial (e contemporaneamente applaudiva all'accordo con il pregiudicato B.), mentre tutti i dati economici italiani sono fallimentari, mentre la tassazione a carico dei cittadini e delle imprese aumenta costantemente, il partito unico approvava ieri sera grazie alla neo gerarca il regalo alle banche di ben 7 miliardi.
La storia non ripete mai in "fotocopia" gli avvenimenti, ma l'Italia ha già vissuto questa esperienza diversi decenni fa.
Siamo in dittatura, può essere che ancora molti cittadini non se ne rendano conto, ma del resto è sempre stato così. Chi ha vissuto il ventennio "originale", e ha mantenuto una buona dose di onestà intellettuale, ha sempre dichiarato che moltissimi nostri concittadini dell'epoca hanno smesso di essere fascisti quando hanno visto Mussolini penzolare a Milano.
Siamo in dittatura e non c'è differenza alcuna tra Berlusconi e Vendola, sono tutti uguali, sono tutti parte del sistema di potere, sono tutti pronti a farci bere l'olio di ricino, B. con il sorriso del buon nonno scopatore, Renzi con la simpatia toscana bonacciona, Boldrini con l'aria saccente e presuntuosa.
Siamo in dittatura e la Boldrini ha dimostrato ieri che nel dna suo e di chi la sta difendendo ci sono ancora i gulag
Siamo in dittatura e noi il CLN. Ci vogliono far fuori con ogni mezzo, ci vogliono uccidere con le leggi, con le nuove regole, con l'informazione, con le denunce e, sempre guardando al passato, speriamo si fermino a questi, già pericolosi, strumenti.
Siamo in dittatura ma i partigiani oggi come allora non molleranno e VINCERANNO.
Parafrasando Forrest Gump "FASCISTA E' CHI IL FASCISTA LO FA"


VERGOGNA LAURA BOLDRINI 2

Quando si sopprimono i diritti dell’opposizione, il conflitto, dal dibattito parlamentare che si svolge a norma di regolamento, si trasferisce fuori dal Parlamento.
Quando togli all’opposizione gli strumenti per discutere democraticamente, aumenta l’aggressività in aula.
E la responsabilità è del Presidente (Boldrini) che ha strozzato il dibattito parlamentare.
E della maggioranza che gliel’ha chiesto.
Per me la Presidente Boldrini deve dimettersi.
Questo comportamento è pericoloso per il Paese.
Mentre tutto questo avveniva, la maggioranza cantava “Bella Ciao”.
Roba da far girare nella tomba i nostri padri della Resistenza.
Lo andassero a spiegare a loro che hanno regalato 7 miliardi alle banche.
Luigi Di Maio Portavoce M5S Camera

Democrazia al patibolo, il minuto osceno di Laura.
Stasera abbiamo assistito a qualcosa di triste, crudele, meschino.
Il decreto IMU, cosi chiamato, perché abolisce la seconda rata IMU, quando dall'altra parte regala 4 miliardi alle banche private, è passato.
Dopo aver messo la fiducia, (la quindicesima della legislatura), dopo non aver accettato nessun emendamento, nessuna modifica, dopo due giorni di ostruzionismo, il governo decide di ghigliottinare l'azione del Movimento 5 stelle.
Avevamo vinto. O meglio, abbiamo vinto, perché abbiamo costretto il governo ad utilizzare la ghigliottina, cosa mai accaduta fin'ora (vai Laura) .
Era aspettata, ma la modalità di esecuzione è stata spietata.
All'annuncio di voler ricorrere alla ghigliottina, non è stato concesso a nessuno di potersi esprimere.
La votazione è aperta....le urla, indignate, la rabbia, la vergogna...la votazione è chiusa.
Pochi secondi. Quelli che bastano, per tagliare la testa a quel che restava, se ce n'era ancora, della democrazia in Italia.
È finita. Ripeto, è finita. Ma per loro.
Marco Brugnerotto Portavoce M5S Camera

Dimissioni subito per il violento picchiatore di donne Dambroso.
Senza se e senza ma.
E che risponda di questo gesto vile e infame nelle sedi opportune: in un'aula di tribunale.

E che questa sia l'ultima aula che insozza con la sua presenza
Michele Giarrusso Portavoce M5S Senato



mercoledì 29 gennaio 2014

DITTATURA ! VERGOGNA LAURA BOLDRINI !

E' accaduto, è la prima volta e si macchia indelebilmente di questa nefandezza un esponente di SEL, un partito che ha strenuo bisogno dei renzini per non affondare.

Di Alessandro Di Battista: fonte
È una dittatura. Lo avevamo intuito. Ora ne abbiamo la certezza. Invito tutti i cittadini alla calma. L'unica battaglia che dobbiamo combattere è informare chi non sa o ancora rifiuta la verità. Solo la nonviolenza e la partecipazione politica ci salverà da questa dittatura. P.S. Il questore Dambruosio ha picchiato la collega Loredana Lupo. Si vergogni e quel che resta della presidenza della camera prenda provvedimenti.


BOIA? no ... meglio cattivo cattivo, bricconcello ...

di Manuela Provenzano:
Sorrido pensando a quanto clamore ha suscitato l'appellativo di "Boia" rivolto al presidente Napolitano ...sorrido perché la politica di oggi è figlia di un sessantotto ormai sbiadito, che ha dimenticato gli slogan di dannunziana memoria che certa parte rispolverava, mentre altra, nel tempo, si è  alleggerita di fardelli pesanti come "questione morale "...stato sociale ...proletariato .... 
Cosa è rimasto di quel tempo nulla ...niente... Solo dei cani alla catena che sbraitano ma restano vicini alla cuccia anche quando liberi (vedi de girolamo) seduti su poltrone...ancorati come naufraghi ... Ma se invece avessero usato un' altra parola tra i sinonimi cattivo, aguzzino, torturatore, carnefice,, mascalzone, delinquente, furfante manigoldo, ribaldo, terribile cane (senza offesa x gli amici a quattro zampe di notoria fedeltà e coerenza)... sinonimi questi presenti nel dizionario Garzanti  cosa sarebbe cambiato?
A livello linguistico sicuramente nulla ! 
Al livello mediatico vuol dire tanto... vuol dire utilizzare quello schema di comunicazioni che da mesi utilizza il partito unico per definire il Movimento 5 Stelle, da febbraio in maniera costante e trasversale ... fatto di immagini negative e di aggettivi negativizzanti verso azioni, persone e proposte che avvantaggerebbero  tutti... E che ridurrebbero all'osso i loro privilegi di casta.
Napolitano non è il mio presidente: oggi più di ieri, ha dimostrato di non essere il presidente degli italiani, ma solo il presidente di una parte di questi, della maggioranza di governo per cui scende continuamente in campo in totale difesa e appoggio, venendo meno al ruolo istituzionale che ricopre. Napolitano non è il mio presidente: usare un linguaggio apparentemente vecchio e decadente diventa utile quando l'interlocutore e anche esso vecchio e decadente quindi di che stupirsi? di cosa bisognerebbe offendersi ?
Neanche questo è stato capace di risvegliare in Napolitano il comunista del passato ... il predicatore del potere al popolo dell'ascolto alla voce del popolo ... UN LINGUAGGIO VECCHIO E DECADENTE ADATTO A UNA CLASSE POLITICA ALTRETTANTO VECCHIA E DECADENTE.
Caro Letta non si sconvolga allora del linguaggio dei pentastellati ...non attaccano nessuno...e poco meno la democrazia ...
Se mai l'invocano!! Come una preghiera ... 
(come l'estrema unzione!)

Grullini Inutilmente interessati alla sicurezza Stradale

Ok, lo ammetto, siamo inutili, anche un po dannosi.
Siamo superficiali, impreparati, incapaci, spesso offensivi e anche un pochino sottosviluppati. Addirittura proponiamo cose che l'amministrazione ha già fatto.
Oppure deciso ma non fatto. Sta di fatto che nel nostro piccolo cominciamo a vedere i frutti della nostra "evanescenza".Nella foto gli stradini di Metrino stanno installando gli archetti parapedonali lungo il marciapiede dell'accesso alla scuola materna di Lissaro.
Siamo in trepida attesa che portino avanti l'installazione anche presso la scuola elementare di Lissaro, come abbiamo richiesto al  Sindaco il quale ha preso l'interrogazione e l'ha messa in freezer per tre mesi fino al prossimo (forse) consiglio comunale. Si sa che a Mestrino il problema della sicurezza stradale riguarda solo i cittadini mica l'amministrazione, troppo impegnati a far rotonde (anche sbagliate, vedi Lissaro). Pare infatti che l'intallazione degli archetti parapedonali, che noi poveri mentecatti ignoranti abbiamo chiesto di installare dinanzi alla scuola, non rispetti, secondo la "Salvatrice" della patria con la conoscenza tecnica di una diplomata alle magistrali, la normativa in materia di barriere architettoniche.
Peccato che l'Ufficio Tecnico del comune di Mestrino abbia (a domanda nostra) risposto che la soluzione proposta dal Movimento 5 Stelle Mestrino rispetta le norme di legge e non viene fatto per una mera questione di Budget.
Manca qualche migliaio di Euro per assicurare i nostri figli lungo il tragitto da un lato all'altro della scuola, protetti dai veicoli in transito, per i quali nessuna limitazione di velocità si vuole imporre. State connessi vi terremo informati sugli sviluppi.

H5S



BOIA non va bene? proviamo con CASTRAGATTI allora

di Rodolfo Bolla:
Ai giornali basta poco per far casino, è bastato il termine "boia", decontestualizzandolo e facendolo passare per un semplice insulto. Ascoltando attentamente il discorso di Sorial è chiara invece la metafora: Giorgio Napolitano (che non è il mio presidente) è il boia che taglia le teste delle opposizioni. Metafora estrema? Metafora pesante? Forse. Forse avrebbe potuto usare il termine "castragatti" che vuole castrare le opposizioni. 
Ma il concetto è chiaro: "E' UN'ACCUSA AL PRESIDENTE CHE NON SVOLGE IL SUO RUOLO SUPER PARTES. NON E' UN INSULTO.
I permalosi, per via dei loro limiti, e i giornalisti, che fanno disinformazione, ci vedano poi ciò che impone il loro limite.

BUGIARDI DI REGIME

di Luigi Di Maio vicepresidente della Camera:
Io vi chiedo una cortesia: collaboriamo. 
Molti mi scrivono: "andate in tutte le tv a dire perché state facendo costruzionismo, le tv dicono che volete farci pagare l'imu". 
Siamo in aula e stiamo provando da 4 giorni a far decadere questo decreto porcata, che trasferisce 7 miliardi e mezzo di euro alle banche. Stiamo utilizzando tutti gli strumenti regolamentari in nostro possesso. Come sempre. E se stiamo qua, non possiamo "andare in tutte le tv". 
Prendete i post da www.parlamentari5stelle.it e inviateli ad amici e conoscenti.
Facciamo contro-informazione. Troppi media tra ieri e oggi stanno agendo in cattiva fede riportando notizie distorte. 

L'IMU noi non la vogliamo far pagare ai cittadini. E anche se decadesse il decreto, basterebbero 2 minuti per scrivere la norma di nuovo e agganciarla al prossimo decreto.

Sondaggio: qual è stato l'atto più grave del Presidente? #Napolitanodimettiti

Il Presidente Napolitano, detto anche "il sovrano" o "re Giorgio", ormai da anni si comporta come se fosse il capo assoluto del Governo. In particolare, ha accettato il suo secondo mandato proprio a condizione di poter gestire col pugno di ferro i vertici delle istituzioni, Parlamento incluso.
Eppure, il Presidente Napolitano non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta. Errori che non possono essere consentiti al Presidente della Repubblica, in particolare quando rappresentano sudditanza a poteri stranieri, pesanti ingerenze sul Governo, occultamento di fonti giudiziarie.
Secondo voi, qual è stato l'atto più grave che ha compiuto il Presidente Napolitano, quello che non potete perdonare e per il quale vorreste che si dimettesse?
Partecipate al nostro sondaggio. (c'è tempo fino alle 19 di oggi)

Statista o despota?

di Luigi Di Maio (fonte)
Se alla Camera viene Renzi e ordina al suo partito di ritirare tutti gli emendamenti sulla legge elettorale (e il suo partito esegue) è uno statista.
Se alla Camera viene Grillo per parlare con i parlamentari in vista di future iniziative, è un despota.
Non fa una piega...



nostro commento libero e indipendente:
renzini francamente avete rotto!


Avrei usato il termine "BOIA" ?

Avrei usato il termine "boia" ?
NO,  non l'avrei usato, ma non per manifestare rispetto verso questo presidente che considero il peggiore tra quelli che la mia memoria consente di ricordare (e io posso dire per età "purtroppo" che ricordo sia Cossiga e sia Scalfaro) ma semplicemente perchè quella parola non fa parte del mio vocabolario.
Ne conosco altre però ... e sono quelle che ho usato e userò ancora verso coloro che impediscono l'espressione della libertà di azione politica e di pensiero, verso coloro che gestiscono il potere in modo autoritario, antidemocratico e fascistoide. E chi legge questo blog o segue l'azione del 5 stelle a Mestrino sa bene a chi mi riferisco tra coloro che fanno parte della maggioranza pedronina.
Il termine "boia" consente oggi al regime di nascondere cosa sta veramente accadendo nei palazzi romani, consente al regime di interpretare meglio il copione totalitario che recita ormai da troppo tempo.
Il termine "boia" è uno spray urticante abilmente spruzzato dai gerarchi negli occhi dei cittadini, i quali così non vedranno il volto e le azioni fallimentari di chi ci governa.
Sino a poco tempo fa questo metodo funzionava bene, quasi accecava, oggi semplicemente annebbia la vista per qualche ora, domani verrà ritirato dal mercato.
Non ci caschiamo più !!!
Per chi ne ha voglia qui sotto postiamo il video della conferenza stampa di Sorial, senza spray negli occhi vedrete che quanto affermato è molto diverso da quanto vi è stato raccontato.
Flavio Pinton
CLICCA QUI per visualizzare il video


martedì 28 gennaio 2014

Tutti contro il 5 stelle ... W M5S: orgogliosi di non difendere napolitano!

di Andrea Scanzi (fonte)

Conosco il gioco: si condanna la parola "boia" e non si parla del problema vero. La pagliuzza e la trave. E' del tutto ovvio che il deputato 5 Stelle Sorial non doveva in alcun modo usare la parola "boia" a proposito di Napolitano (o per meglio dire dell'atteggiamento poco democratico di Re Giorgio con l'opposizione, cioè con M5S). E' una parola senz'altro e indiscutibilmente condannabile.
Poi però - almeno io - sono abituato ad andare oltre. E "oltre", qui, significa parlare di questa allegra tagliola che si confà (cito dal blog di Beppe Grillo e Yoko Casaleggio) come "un potere speciale, uno strumento limite di esclusiva competenza del Presidente della Camera, che permette di bypassare il regolamento e porre fine ad ogni attività ostruzionistica delle opposizioni. L'uso è previsto quando si tratta di consentire la conversione di un decreto d'urgenza evitandone la decadenza".
In settant'anni questo potere speciale non è mai stato usato. Mai. Si intende ora sdoganarlo, e sarebbe la gradevolissima Preside Boldrini a farlo, per permettere al governo di fare approvare l'obbrobrio del cosiddetto mini-Imu, che nasconde in realtà il regalo di 7 miliardi e mezzo (soldi pubblici ottenuti dagli utili dei monopoli) alle banche e assicurazioni private con la scusa della rivalutazione delle quote di Bankitalia (ferme dal 1936). Di fatto è lo sdoganamento della privatizzazione, arbitraria e indebita, della Banca d'Italia. A quale titolo? Per conto di chi? E perché gli italiani dovrebbero avallare un altro suicidio economico?
Ai 5 Stelle, che stanno facendo (c)ostruzionismo in solitudine pressoché totale, è stato più o meno detto: "O la smettete qui, e fate dunque passare la privatizzazione di Bankitalia, o la tagliola per voi scatterà sempre". Un ricatto molto democratico. Si pensa anche direttamente a una modifica del regolamento della Camera, una sorta di "tagliola permanente". L'Italia si era drammaticamente disabituata all'opposizione (anche perché "l'opposizione" erano i Violante e i D'Alema), ed evidentemente il granello di sabbia che inceppa l'ingranaggio è una cosa che infastidisce tanto Napolitano quanto Letta, tanto Renzi quanto la Boldrini. 
Se la parola "boia" mi ha infastidito (anche perché ha regalato alibi ai distruttori d'Italia in servizio permanente), questo obbligo a pensarla solo e soltanto come vuole il Manovratore mi fa semplicemente schifo. Lo vogliamo dire che la Preside Boldrini, che al di là del più inutile e palloso veterofemminismo non è mai andata, è una delle più grande delusioni politiche degli ultimi anni? Lo vogliamo dire che, se questa "tagliola" fosse già stata applicata, l'articolo 138 della Costituzione sarebbe già stato sventrato d'estate con l'avallo di renziani e non-giovani turchi? Lo vogliamo dire che, se continuiamo così, ci avviciniamo sempre di più - e con passi assai spediti - a una sorta di terrificante dittatura morbida?
Per quanto ancora abuserete della nostra pazienza? (cit)

Che noia ... votiamo ancora. Ma perchè anche da noi non decide tutto Renzusconi???

Anche oggi gli iscritti al movimento possono votare per decidere la proposta di legge elettorale.
E' il secondo step, ne seguiranno altri.
Comprendiamo lo sdegno renzino verso questa forma di partecipazione dei cittadini.
Assurdo pensare di coinvolgerci in una decisione così importante, un atteggiamento populista, demagogo e che fa prendere un sacco di soldi a Grillo perchè ....perchè ... non sappiamo perchè ma Repubblica e il TG3 dicono così e quindi è vero!
E poi si perde anche del tempo, bisogna collegarsi a internet, bisogna essere informati sulla materia, bisogna cliccare su un link, bisogna ... bisogna .... uff.... che cavolo ... i renzini aspettano le decisioni prese dal loro capo Renzusconi e qualsiasi cosa venga deciso va bene perchè LUI lo sa ... questa è democrazia!

dal blog di Beppe Grillo:
Oggi gli iscritti ceritificati votano per il secondo punto della legge elettorale del M5S dopo la scelta tra proporzionale e maggioritario che ha visto prevalere il proporzionale.
Il punto di oggi riguarda i collegi. E' possibile scegliere tra: collegio uninominale, collegio unico nazionale o collegio intermedio. Il professor Aldo Giannulli in un video ha argomentato i pro e i contro delle tre possibilità e ha risposto alle domande durante l'ultima settimana sul suo blog e via mail.
Se vuoi puoi vedere (o rivedere) la registrazione prima del voto.
Il sistema di votazione sarà attivo oggi martedì 28 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 19:00.
Partecipa! Il tuo voto è importante! 
Puoi accedere alla votazione qui.

CLAMOROSA POSSIBILE DERIVA TOTALITARIA

A Mestrino, a Roma, ovunque: .... 

Oggi il M5S alla Camera ha fatto “costruzionismo” contro un decreto indecente con il quale, il Governo e i partiti, fingendo di occuparsi dell'IMU (IMU che il M5S vuole abolire del tutto) regala 7,5 miliardi di euro NOSTRI alle banche private attraverso un'operazione di rivalutazione, arbitraria e contestata, delle quote di Bankitalia, ferme ai 156.000 euro di valore del 1936. Abbiamo i numeri, la forza e la compattezza per far decadere questa porcata ma le voci che circolano a Montecitorio dicono che domani la Presidente Boldrini, quella dei diritti dell'opposizione, metterà la “tagliola”, ovvero, per la prima volta nella storia della Repubblica, contingera i tempi dell'opposizione in questa fase. Tagliano in sostanza, tagliano le pensioni, i posti letto agli ospedali, i fondi alla scuola e il tempo per l'opposizione. Vi chiediamo di scrivere su FB e twitter alla Boldrini (di farlo con estrema fermezza ma con garbo ed educazione, questo per non concederle l'alibi dell'attacco web) e di fare pressione, tutta la notte e chiederle di rispettare le opposizioni, un Movimento di 9 milioni di cittadini (saranno sempre di più) e la voglia di salvare i beni comuni. Pressione ragazzi! ‪#‎noallatagliola‬

lunedì 27 gennaio 2014

Renzie e Berlusconi, scolapasta costituzionali

Sparare sulla legge elettorale Pregiudicatellum di Renzie e Berlusconi è come sparare sul pianista in uno spaghetti western. Ha più buchi costituzionali dei trafori alpini e di uno scolapasta. E' la replica peggiorata del Porcellum. Lo sanno tutti, compresi coloro che l'hanno proposta su suggerimento di Verdini. Ora però la commedia deve finire. Qualcuno (c'è qualcuno al Quirinale?) deve far capire a chi non è capace di intendere e di volere che non si può ripresentare una legge con le stesse porcherie del Porcellum senza preferenze e con un premio di maggioranza abnorme. E vociare che se non si è d'accordo con loro, con il pregiudicato Berlusconi e il condannato Renzie, entrambi extraparlamentari, minacciare sfracelli. Le leggi si fanno in Parlamento, le leggi devono essere costituzionali, il corpo elettorale deve essere correttamente rappresentato. Chi non lo capisce è fuori di testa e dalla democrazia.

Pulizie di Primavera Scuola di Lissaro

Ci raccontano Alunni, Genitori  e Maestre che in quel di Lissaro vi siano problemi  di condizioni igieniche inaccettabili in alcune classi per carenza di personale addetto.
Abbiamo intenzione di costituire una squadra di volontari per andare a permettere ai nostri bambini di poter usufruire delle nuove aule recentemente aperte, a fronte dell’investimento di  200.000€ dell’amministrazione Pedroncina.
Pare che nel Budget non siano stati stanziati i soldi per le pulizie ma siamo Veneti perciò ci rimbocchiamo le maniche e facciamo da noi.
Vi aspettiamo di fronte alla scuola il giorno 03-02-2014 ore 16.00 per iniziare con le pulizie di Primavera.
Preside permettendo, armatevi di scopa spruzzini stracci e sacchetti.
H5S

Il condannato Renzi


"Renzi accusa il MoVimento 5 Stelle di "tenersi i 5 milioni di euro destinati al gruppo parlamentare". Sono 3 milioni e 367 mila, di cui nel 2013 abbiamo speso meno di un terzo e rendicontandoli online. Tutto alla luce del sole. Sono i soldi destinati a pagare il personale del gruppo parlamentare. I professionisti che scrivono le leggi, che lavorano alla comunicazione e controllano i bilanci (nessun autista o guardia del corpo a differenza loro!). Se Renzi non avesse studiato solo le battute di Zelig, saprebbe che quei fondi, secondo i padri costituenti, dovevano permettere anche ad un contadino analfabeta, se eletto, di poter scrivere una legge sull'agricoltura (caso di scuola).

Il gruppo di Renzi (Pd) prende:
- 9 milioni e 319 mila euro per il gruppo parlamentare (solo alla Camera)
- 45 milioni di euro di rimborsi elettorali (noi abbiamo rinunciato a 42 milioni) 
- 10 auto blu della camera, oltre a quelle che noleggia per decine di migliaia di euro (noi mai toccata una)
- le spese di rappresentanza delle cariche istituzionali, 6500 euro a legislatura per ogni carica ricoperta (noi abbiamo rinunciato)
- 1.500 euro dallo stipendio di ogni parlamentare (da moltiplicare quindi per 293 Deputati e 108 senatori)
- le indennità di carica dei vice presidenti, segretari e questori. circa 50 (noi vi abbiamo rinunciato) 
Tutte queste spese le ha anche il gruppo parlamentare Pd al Senato e ogni gruppo che il Pd ha nelle Regioni italiane.
Faresti bene ad imparare qualcosa da noi caro Renzi, visto che sei già stato condannato una volta dalla corte dei conti perchè sperperavi i soldi pubblici della provincia di Firenze." 
Luigi Di Maio, portavoce M5S e vice Presidente della Camera

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